Edizione Run 4 Science 2018

Successo e partecipazione per Run4Science 2018: “Corriamo contro il diabete”

Run4Science, “la ricerca applicata alla corsa”, giunta alla quinta edizione, si è tenuta domenica 6 maggio, dalle 7 alle 19, a Verona.

Il progetto diretto scientificamente da Federico Schena, ordinario di Scienze dello sport e coordinato dal punto di vista organizzativo da Cantor Tarperi del Centro per la preparazione alla maratona, è nato nel 2014 e, ad oggi, è, nel mondo delle scienze dello sport applicate alla corsa di resistenza, la più ampia raccolta di dati, studi e ricerche scientifiche.

Run4Science è stato promosso dal dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento, attraverso l’area Scienze motorie e il Centro per la preparazione alla maratona, con i dipartimenti di Medicina e Scienze chirurgiche, odontostomatologiche e materno-infantili dell’università di Verona. Ha coivolto un partenariato scientifico composto da università italiane e straniere: Brescia, Milano, Roma Foro Italico, Torino, l’università di Kent, nel Regno Unito, con il gruppo di ricerca sull’endurance e la fatica, e l’università francese di Besançon.

Il format consolidato dell’evento sono state le due prove di maratona e mezza maratona, rispettivamente 21 e 42 km, su un circuito che si è dispiegato dalla sede di Scienze motorie, in via Casorati, alla frazione di Montorio. Quest’anno, oltre ai podisti amatoriali, hanno partecipato all’evento anche una decina di atleti della Nazionale di ultra-maratona che hanno corso i 50 km. Questa non è stata l’unica novità della quinta edizione.

“Corriamo con(tro) il diabete”. Ogni anno Run4Science si ispira a un tema diverso e lo affronta articolandolo in specifici protocolli scientifici. L’argomento nodale della quinta edizione è “Corriamo con(tro) il diabete”. Non hanno corso solo adulti, ma anche un’ottantina di bambini e ragazzi, dagli 8 ai 18 anni, affetti da diabete mellito di tipo 1, definito diabete insulino-dipendente o diabete giovanile, caratterizzato dalla carenza endogena di insulina, che quindi deve essere apportata in modo esogeno. Nello specifico, i bambini e i ragazzi si sono sottoposti ad attività intervallate ad alta intensità (HIIT, acronimo di High intensity interval training) della durata di un quarto d’ora, e a test di corsa su brevi distanze, alternati a prove di forza. Lo scopo è quello di conoscere meglio gli effetti della corsa di durata e intervallata sulla glicemia e i conseguenti esiti metabolici dell’attività aerobica.

I protocolli di ricerca, cioè le misurazioni a cui si sono sottoposti gli atleti amatori che si sono messi in gioco per la scienza (science runner), hanno compreso la gait analysis, ovvero l’analisi computerizzata della corsa, pacing, sequenze di movimento e ritmo adattato e percezione, il controllo motorio fine, gli esami elettromiografici dei muscoli delle gambe e la misurazione della fatica durante la corsa. Queste misurazioni  si sono arricchite quest’anno delle valutazioni cardiovascolari con la collaborazione dell’università di Besançon. I pazienti affetti da diabete di tipo 1 hanno disfunzione sia autonoma che cardiovascolare, in particolare disfunzione endoteliale. È necessario quindi comprendere meglio la funzione cardiovascolare ed endoteliale dopo un periodo di sforzo prolungato.

Durante il pomeriggio si sono tenuti anche due seminari che hanno trattato come una corretta e regolare attività fisica insieme a una sana alimentazione aiutano a gestire meglio il diabete. Visto il successo dell’anno scorso è stato ripresentato il Village Run4science: uno spazio dove non solo gli atleti, ma anche accompagnatori, familiari e amici, hanno vissuto un’esperienza di sport, salute e ricerca.

“La forza del progetto- afferma Schena– sta nel mettere assieme ogni anno gruppi molto qualificati di studio e disponibili a lavorare assieme, favorendo così scambi che accrescono il valore della ricerca dell’ateneo. Con l’edizione 2018 avremo l’opportunità di analizzare meglio la relazione tra corsa e diabete di tipo 1. La collaborazione con il collega ricercatore Laurent Mourot dell’università di Besançon ci permetterà di comprendere come l’esercizio acuto possa compromettere la funzione endoteliale nelle persone malate di diabete. Questa disfunzione potrebbe essere dovuta a iperattività simpatica, infiammazione e stress ossidativo elevato o danno vascolare innescato dall’esercizio”.

Ospiti d’onore una decina di ultra maratoneti della Nazionale italiana di Ultra Maratona in gara con i 50 km. Primo fra loro si è classificato Roberto Isolda con 3 ore, 10 minuti e 15 secondi.

Test nel Village

Test K.T.K. per bambini: serie di quattro esercizi di coordinazione ed equilibrio.

Test R.S.A. percorso di 20 metri da effettuare sei volte alla massima velocità con venti secondi di recupero fra una prova e l’altra.

Test Opto Jump misura la forza esplosiva elastica.

Test di Plicometria, Equilibrio, Mobilità articolare

Test sulla pista di atletica

Test della Navetta di Léger

Test HIIT allenamento alta intensità intervallato

Classifiche

Locandina e programma quinta edizione

Foto Village

Foto maratona, mezza maratona, ultra maratona

Video

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